Il monastero in immagini
Vicini a chi è nel bisogno
|
1. Ingresso del monastero
2. Esterno del monastero
L’edificio principale del monastero: il piano-terra comprende i luoghi ‘comuni’ (stanze riunioni,
biblioteca, cappella ecc.), mentre il piano superiore è la cosidetta ‘clausura’, ossia la parte
di un monastero accessibile solo ai monaci; oltre le stanze dei monaci, include la sezione AsramScriptorium
(dove viene tradotta / composta letteratura religiosa) e AsramSoftware (dove vengono create / mantenute le
applicazioni elencate in ‘Software’.
3. Una parte del parco
Veduta (parziale) dell’orto e del frutteto. Nascosto dall’abbondante vegetazione c’è il pukur, l’immancabile
stagno della tradizione Bengalese per allevamento pesci, lavaggio biancheria, bagno ecc.
4. Allevamento bovino
L’allevamento bovino era un programma nato per dare una mano ad un nostro vicino che, soffrendo di asma, non
era più in grado di affrontare lavori pesanti: doveva seguire una sola mucca. Dopo la sua morte abbiamo continuato
il progetto: teniamo non più di tre / quattro mucche con il cui latte prepariamo formaggi che poi vendiamo.
5. Cappella
A sinistra si nota la Croce, che emerge da una radice, per significare che la Croce è l’albero della Vita.
Al centro la mensa-altare contenente reliquie di Santi martirizzati durante le persecuzioni romane (‘reliquie’ sono oggetti che sono stati posti in contatto con un luogo santo, in questo caso il luogo del martirio);
nel libro dell’Apocalisse (6,9) è scritto che le anime dei santi martiri stanno sotto l’altare del Cielo, e lo invocano notte e giorno di realizzare la salvezza universale.
A destra si nota l’ambone, ossia il luogo da cui viene declamata la Parola di Dio. In primo piano si notano pure gli strumenti musicali
usati durante le celebrazioni.
6. Icona degli angeli della Trinità
La Trinità o Ospitalità di Abramo è un’icona dipinta da Andrej Rublëv intorno al 1422.
Raffigura la scena della visita fatta dalla Trinità ad Abramo per promettere a lui e alla moglie Sara una discendenza (Genesi 18,1-10).
(Questa icona e quelle che seguono furono dipinte da un nostro monaco).
7. Icona della Vergine Madre di Dio
L’appellativo Theotokos (Madre di Dio) nella tradizione Siriaca è in uso dal terzo secolo; nel 431 il Concilio di Efeso dichiarò Maria
‘Madre di Dio’ perchè suo figlio Gesù è sia Dio che uomo. Il velo della Vergine è rosso per significare le sue sofferenze.
Le tre stelle d’oro (sulla fronte e sulle spalle) simboleggiano la sua verginità prima, durante e dopo la nascita di Cristo.
8. Icona della Natività
L’icona mostra in un tutt’uno riferimenti al racconto della Nascita di Cristo nel Vangelo secondo Matteo (1,19-24; 2,1-12) e Luca (1,26-38; 2,4-20):
La stella centrale e i magi in viaggio (in alto a sinistra) significano che Cristo è nato per tutti. Le donne (in basso a destra) sono ‘levatrici’, per significare
che Gesù è nato ‘vero uomo’ ossia come tutti gli esseri umani e dovette essere lavato. San Giuseppe è raffigurato lontano dalla grotta (in basso a sinistra),
per significare che lui è solo ‘padre putativo’ di Gesù. Gli angeli cantano la gloria di Dio e annunciano la nascita del Salvatore agli umili pastori
che accorrono e adorano festanti.
9. Icona della Trasfigurazione
Questa icona si riferisce all’avvenimento della Trasfigurazione del Signore come narrata nei Vangeli (Matteo 17,1-8). Gesù appare vestito di bianco, ossia è rivestito della luce creata da Dio nel primo giorno della creazione, per significare che Cristo è il nuovo Adamo che inaugurerà, con la sua Resurrezione, una nuova creazione.
Alla sua destra e alla sua sinistra sono raffigurati Mosè sul monte Sinai (Esodo 19,1-25) ed Elia sul monte Oreb (1 Re 19,1-14).
In contrasto a questi tre personaggi slanciati verso l’alto, l’icona raffigura tre personaggi (Pietro, Giacomo e Giovanni) accasciati in modo scomposto verso il basso: solo aderendo a Cristo Uomo-Dio l’umanità accasciata nel dolore e nel peccato può elevarsi
e slanciarsi verso il cielo (come Mosè e Elia).
10. Icona della Resurrezione
Questa icona mostra il compimento del mistero raffigurato nell’icona precedente: con la sua resurrezione Cristo, ammantato della luce di Dio, inaugura la nuova creazione
sconquassando le ‘porte degli inferi’ (in basso) e liberando dalla morte l'umanità che ne era prigioniera, qui rappresentata da Adamo, Eva, il re Davide, e altri personaggi dell’Antico Testamento.
Con la sua resurrezione non c’è più la morte: nel linguaggio cristiano si parla di addormentarsi in Cristo, che ci risveglia nella realtà divina per vivere sempre con Lui.
11. Biblioteca
La tradizione monastica dà molto peso alla formazione culturale dei monaci, che deve essere amore per la conoscenza, ogni conoscenza, e desiderio di Dio.
E' l’equilibrio tra queste due tensioni che salvaguarda e contraddistingue una conoscenza che mentre è aperta a tutto senza eccezioni, viene incanalata e fecondata dalla sapienza divina.
12. Libri editi dal monastero
Alcuni dei libri della sezione AsramScriptorium, preparati in monastero e poi stampati. Sono accessibili anche
in formato eBook (cfr. sezioni Scriptorium > Bibbia / Liturgia / Patristica).
13. Istruzione religiosa
Come accennato nella pagina ‘Nostra realtà > Catecumeni’, i catecumeni si ritrovano al monastero ogni venerdì.
Nell’immagine, Dom Premanondo mentre insegna a memorizzare e cantare i Salmi.
14. Confermazione di Norottom-Thomas
Dopo la dovuta preparazione (dai due ai tre anni), presentiamo i catecumeni alla Parrocchia, che procederà a
conferire i Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana (Battesimo, Confermazione, Eucarestia) nella chiesa parrocchiale o nella chiesetta
del villaggio.
L’immagine mostra Norottom-Thomas mentre viene ‘confermato’ dal Vescovo nella chiesetta del villagio.
15. Battesimo in villaggio
Di regola i Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana (Battesimo, Confermazione e Eucarestia) vengono impartiti dal Vescovo o
dal Parroco nella chiesa parrocchiale. Quando per vari motivi ciò non fosse possibile, facciamo supplenza in villaggio.
16. Giornata di ritiro spirituale
Alcune volte all’anno teniamo giornate di ritiro per adulti e per giovani. In tali giornate si cerca di fare anche il punto
della situazione: nel nostro cammino di fede, come e dove stiamo andando?
17. In visita ad un’anziana sola
Come dice San Paolo, ‘la scienza gonfia, la carità edifica’ (1 Cor 8,1); ossia, con la sola conoscenza l’uomo rischia di auto-gloriarsi e vedere solo sè stesso.
Se nel campo umanitario-sociale non siamo sempre in grado di far fronte a tutte le situazioni nel miglior modo possibile,
tuttavia ci è sempre possibile recare conforto a chi per varie ragioni vive pressochè dimenticato.
18. Daniela si prende cura di un anziano
Amare il prossimo, musulmano, indù o cristiano, significa prendersene cura, come il ‘buon samaritano’ (Luca 10,30-33). Di conseguenza, sia chi è stato battezzato, sia chi sta ancora facendo il cammino di preparazione, è incoraggiato a esercitare le cosiddette
‘opere di misericordia corporali’ (Matteo 25,31-40).
19. Oblate si prendono cura di un'anziana
‘Oblati’ e ‘oblate’ del monastero sono persone che cercando di vivere sotto la guida del Vangelo assumono certi valori
della vita monastica e si prestano ad arrivare dove i monaci da soli non potrebbero arrivare.
20. Oblati in visita a persone sole
Un adulto e un giovane oblato ‘instradati’ da Dom Premanondo.
21. Attingendo acqua non contaminata
Come accennato nella pagina ‘Nostra realtà’, le falde d’acqua di certe zone limitrofe al monastero sono contaminate da arsenico.
Grazie al contributo di generosi benefattori, ci è stato possibile dotare decine di luoghi di pozzi profondi.
22. Danza dopo operazione ai piedi ritorti
Ritika era una ragazzina indù con i piedi ritorti, che avevamo conosciuto mentre costruivamo una scuola nel suo villaggio. Ci siamo interessati al suo caso, e così, quando un team di
ortopedici italiani nel 2003 è venuto a Khulna, l’hanno operata. La sua vita si è trasformata, e oggi è una mamma felice.
23. Emancipazione della donna
Gli aiuti finanziari che riceviamo ci mettono in grado di fare qualcosa per aiutare famiglie povere a far fronte alle loro necessità.
In questo caso, la signora, ricevuta una macchina da cucire, può riempire i tempi morti della giornata confezionando vestiti
per la propria famiglia e per possibili acquirenti.
24. Sposalizio dignitoso
Quando ci viene riferito che famiglie povere non sono in grado di far fronte ad un matrimonio dignitoso per i loro figli o figlie,
cerchiamo di aiutarli nel nostro possibile sostenendo in parte o integralmente le spese,
in modo da far contenti gli sposi e le rispettive famiglie.
25. Carrozzelle per disabili
Con collette tra i nostri oblati e tra persone di buona volontà di ogni religione organizziamo la distribuzione di
carrozzelle per disabili.
26. Allevamento anatre
La distribuzione di anatroccoli a famiglie povere è stato un successo; l’allevamento ha aiutato molte famiglie
a far fronte a diverse necessità.
27. Distribuzione coperte
L’inverno tropicale, a confronto di quello continentale, è breve. Ma non potersi riparare dal freddo comporta sofferenza.
L’aiuto da benefattori locali e d’oltremare ci ha aiutato a far felici un buon numero di persone.
28. Preparando provvigioni per alluvionati
I nostri giovani oblati stanno preparando provvigioni da distribuire in zone alluvionate.
29. Una scuola prima del nostro intervento
Nei primi anni del nuovo millennio 2000 abbiamo dato inizio ad un progetto mirato a dotare di edifici in muratura realtà scolastiche
seriamente impegnate nel campo dell’educazione ma sprovviste di infrastrutture adeguate.
L’immagine mostra le condizioni in cui di solito troviamo le scuole alle quali proponiamo un nostro intervento.
30. Inaugurazione di una nuova scuola
Il tanto atteso giorno dell’inaugurazione del nuovo edificio è arrivato, e le scolare si apprestano ad accogliere con danze e piogge
floreali le persone del villaggio che hanno donato il terreno, e a ricordare con affetto e riconoscenza gli amici d’oltremare che,
nella discrezione dell’anonimato, attraverso l’interessamento del monastero, hanno inaspettatamente coronato il loro sogno.
31. Nuova scuola in costruzione
E così, dai primi anni del 2000, anno dopo anno, il monastero, grazie al generoso contributo di amici d’oltremare, ha
continuato, nell’ambito scolastico, a interessarsi di istituzioni in condizioni precarie, specialmente se
locate in aree remote. La speranza è di poter continuare questa particolare attenzione all’ambiente scolastico
anche negli anni a venire. Per un elenco delle istituzioni scolastiche aiutate dal monastero,
visitare la pagina ‘Ambito scolastico’ accessibile in ‘Nostra realtà’.
32. Picnic con le bambine di una scuola
Il rapporto con le scolaresche delle scuole costruite in questi anni si mantiene nel tempo. Alle vecchie
scolaresche succedono le nuove, tanto da trovarci legati a migliaia di studenti e studentesse che nel frattempo
sono diventati mamma e papà. Capita di ricevere comunicazioni di ex studenti / studentesse
che, in occasione del loro matrimonio o quando ottengono un buon impiego, ci esprimono la loro riconoscenza offrendoci un loro proprio
contributo; una riconoscenza che raggiunge tutte le persone che ci hanno permesso e ci permettono tutt’ora
di continuare questa opera.
33. Danza della farfalla
Le bimbe di un ‘nostro’ asilo mostrano in danza l’evolversi della farfalla.
(Passando ad un altra immagine prima che il video termini, il video riprenderà dalla posizione in cui era.) 34. Danza dei canarini
Shourmila, Ritika, Ritu, Ciomok e altre ragazzine di una delle ‘nostre’ scuole si esibiscono in una danza all’asilo nido.
(Passando ad un altra immagine prima che il video termini, il video riprenderà dalla posizione in cui era.) |